My first interview

TRASCRIZIONE

Giornalista: Fa lezioni di italiano per stranieri, ma anche di dialetto anche attraverso il web: Margherita Vignali, buongiorno!

 

Margherita: Ciao a tutti, buongiorno a tutte le persone che ci stanno seguendo!

 

G: Allora, intanto chiedo com'è nato questo progetto che ha una parte consistente proprio sul web.

 

M: È nato più o meno a metà 2021 quando ancora stavo finendo il corso magistrale, il Master’s e ho pensato perché non iniziare a mettere in pratica quello che sto studiando, quindi insegnando italiano agli stranieri. Ho trovato questa piattaforma on-line che offriva questo servizio, che faceva da tramite tra me e i miei futuri studenti e da lì ho iniziato appunto a dare lezioni private a persone da tutto il mondo di ogni età e di ogni cultura.

 

G: Ecco chi è che le chiede di fare lezioni di italiano? Verrebbe da pensare stranieri che abitano in Italia, ma quello che ci ha appena detto ci fa anche immaginare che ci sono invece altri motivi, altri profili.

 

M: Esattamente, esattamente. In realtà su questo sito i miei studenti sono principalmente persone adulte interessate o innamorate della cultura e della lingua italiana e che abitano nel loro paese che può essere l’Australia, gli Stati Uniti, l’Indonesia…veramente studenti da tutto il mondo.

 

G: Intanto lo possiamo vedere insieme questo sito, “Learning Italian” dove ci sono una serie di contenuti anche di vere e proprie lezioni sul web.

 

M: Esattamente. Successivamente poi ho aperto anche un canale YouTube dove ho deciso di condividere in modo totalmente gratuito la mia conoscenza, la mia passione per la lingua e la cultura italiana e ho visto che questo canale YouTube, pur nel suo piccolo, comunque sta riscuotendo abbastanza successo. È interessante che molti studenti mi scrivono, mi contattano, vogliono avere qualche informazione in più, sono curiosi e insomma c'è veramente tantissimo interesse è in giro per il mondo nei confronti della nostra lingua e della nostra cultura e questo mi rende estremamente fiera, ovviamente.

 

G: Ecco, a proposito delle lezioni, oltre a quelle di italiano, ha deciso - adesso vediamo un estratto di questo filmato poi lo commentiamo insieme - di proporre anche una lezione del tutto particolare di dialetto reggiano. Vediamo l'estratto. 

 

(video “Conosci il dialetto reggiano?”)

 

G: Ecco, ecco Margherita Vignali, intanto le chiedo come tradurre in inglese “tin bota”, questo modo di dire, che tra l'altro anche bello secondo me, è un bel modo di dare un incoraggiamento così.

 

M: Forse direi “hold on” o “keep going”, qualcosa del genere. Non è facile effettivamente trovare la traduzione esatta molte volte ed è una sfida per me anche appunto sottotitolare questi video anche in inglese.

 

G: E infatti le volevo chiedere, lo fa lei oppure è un procedimento in automatico? Lo fa lei?

 

M: Faccio tutto io, sì.

 

G: Quindi è anche un grande lavoro!

 

M: Sì, esatto. Sì c'è veramente…dietro ogni video c'è tantissimo lavoro. Dietro 10 minuti video ci sono ore, ore, ore di appunto stesura del testo, di recitazione diciamo, dove appunto devo girare il video, di editing, sottotitoli, esercizi…Insomma, c'è veramente tantissimo lavoro dietro ogni contenuto che si trova on-line. 

 

G: A proposito di dialetto in particolare le volevo chiedere intanto come è nata l'idea di fare proprio questa lezione particolare e poi è più un divertimento oppure anche una possibilità di imparare anche appunto in dialetti e i meccanismi poi che ci aiutano a imparare le lingue sono gli stessi?

 

M: Allora, si è una domanda molto interessante. Mi è venuto in mente di fare questo video proprio perché alcuni miei studenti più avanzati mi avevano iniziato a fare molte domande sulla mia città, sulla lingua emiliano-romagnola, sul dialetto reggiano. Allora ho pensato che poteva essere una buona idea proporre a loro questa sfida, appunto questo video dove anche loro poi attivamente hanno partecipato dalle loro camerette, dalla loro casa, e hanno poi condiviso insieme a me i loro risultati, cioè quante espressioni avevano effettivamente indovinato. E condividere questo video appunto su questo argomento può essere veramente utile ai miei studenti più avanzati e soprattutto proprio per capire un po' anche la storia culturale italiana, la storia linguistica italiana, e quanto siano importante per noi quelli che purtroppo molte volte vengono definiti solamente dialetti perché in realtà non sono semplici dialetti, ma sono vere e proprie lingue. Lingue che venivano utilizzate e che vengono tutt’ora utilizzate da tantissimi parlanti, tra cui appunto ad esempio i miei nonni, che erano quasi più madrelingua di diciamo il dialetto reggiano piuttosto che di italiano. O comunque almeno per loro la coesistenza di questi due idiomi era fondamentale nella vita di tutti i giorni. 

G: Senta ci sono dei consigli, delle regole che si possono dare anche alle persone che ci ascoltano, che lei da nelle sue pillole sul web per imparare le lingue?

 

M: Il consiglio migliore che posso dare e che funziona per qualsiasi lingua è quello di immergersi il più possibile in una lingua e di variare il più possibile gli input. Cioè appunto se sei interessato/interessata a imparare l’inglese, guarda tantissimi video in inglese: anche se all'inizio magari non capirai bene comunque è importante veramente immergersi nella lingua più volte al giorno per più tempo possibile. Guardare dei video, leggere dei libri, guardare tanti film con anche magari accenti diversi, parlare con persone madrelingua e adesso comunque ne abbiamo la possibilità grazie a da internet e millemila social e applicazioni gratuite a nostra disposizione. Quindi, immergersi, buttarsi, non aver paura di sbagliare perché, sembra una banalità, ma sbagliare veramente è fondamentale. Se non si sbaglia, manca un pezzettino fondamentale del processo di apprendimento. Quindi, sì appunto, circondarsi della lingua, provare a parlare, non aver paura e divertirsi, soprattutto, perché se non c'è divertimento, non c'è motivazione, poi è anche difficile che ci siano dei progressi tangibili, o comunque è anche difficile che questi progressi tangibili insomma siano più o meno rapidi.

 

G: E anche mi verrebbe da dire, vedendo anche le clip che lei ha preparato, anche andare in giro un po' per il mondo, perché ci sono anche i racconti dei suoi viaggi. Ma lei racconta anche Reggio Emilia in inglese! C’è proprio un video che ha preparato!

 

M: Esattamente, sì! Vista la richiesta, la curiosità nei confronti della mia città e della mia cultura, ho pensato di creare proprio un video, ovviamente molto breve e abbastanza semplice, dove mostro alcune… è un diciamo un piccolo tour delle zone principali del centro di Reggio Emilia. Questo video l'ho fatto sia in italiano che in inglese, proprio per avere due difficoltà, diciamo, due pubblici diversi. I miei studenti più avanzati potevano guardarlo in italiano. Invece i principianti, o invece proprio chi ancora proprio non studia l’italiano, ma è curioso, poteva appunto guardarlo in inglese. Ed è molto interessante perché questo video ha riscosso tantissimo successo e ho scoperto che veramente tante persone in giro per il mondo sono innamorate di Reggio Emilia, ci sono già venute o venuti, la conoscono o hanno nonni/bisnonni reggiani. In particolar modo, penso a un mio studente che è americano, degli Stati Uniti, abita in California, ma il suo il suo nonno era appunto di Reggio Emilia e mi ha detto che guardare questo video gli ha fatto ricordare un po' la sua infanzia. Insomma, è stato veramente molto piacevole per lui.

 

G: Senta, le voglio chiedere le ultime due cose per il tempo che abbiamo a disposizione. Intanto lei anche evidentemente ha delle importanti competenze digitali perché questi video li fa da sola. Come le ha imparate? In modo da autodidatta oppure con un percorso?

 

M: No, assolutamente e unicamente da autodidatta. Infatti, ci sarebbe ancora tantissimo da imparare, ma richiede insomma abbastanza tempo e visto che al momento insomma YouTube o comunque i social non sono la mia fonte di guadagno, non sono il mio lavoro, ma sono diciamo più una passione, un extra, qualcosa di extra che do ai miei studenti, al momento non ho abbastanza tempo per approfondire queste conoscenze e appunto ho imparato tutto semplicemente usando io in prima persona i vari social media. Quindi consumando ore e ore di video su YouTube, tantissimi video.

 

G: Beh, insomma il risultato è eccellente! C'è un messaggio, una persona che scrive: “Io madrelingua inglese, padre italiano e nonna che mi parlava in dialetto. Ho apprezzato molto questa lezione di Margherita. Benfatto!” dice la signora. Le voglio chiedere allora del suo futuro del suo lavoro. Visto che abbiamo detto che questo è un po' l’hobby, ci dica di più anche rispetto agli obiettivi, ai progetti.

 

M: AlIora, io amo il mio lavoro, mi piace tantissimo insegnare, mi piace tantissimo insegnare la lingua italiana, la lingua e la cultura italiana agli stranieri. Adesso ho in progetto, insomma, di trasferirmi all'estero e di, diciamo, ampliare il mio lavoro a una sfera un po' più grande, un pubblico un po' più grosso, eventualmente insegnando in un liceo estero o addirittura, il mio sogno sarebbe un giorno insegnare a un'università all'estero, magari linguistica italiana o comunque sì, lingua e cultura italiana.

 

G: Adesso dove insegna?

 

M: Adesso al momento insegno unicamente on-line, appunto tramite una piattaforma che si chiama “italki” che ti permette di, appunto…ti mette in contatto con gli studenti in giro per tutto il mondo. Però da qui a breve, insomma, il mio piano è quello di ampliare sempre di più e raggiungere sempre più persone con il mio lavoro.

 

G: E senta, la storia più particolare, lo studente più lontano a cui ha insegnato in italiano qual è stato?

 

M: Forse sì, forse i miei studenti più lontani sono tre o quattro studenti australiani che avevano, che hanno tutt'ora, dei, appunto, dei nonni o dei bisnonni italiani e quindi hanno deciso di studiare l’italiano per riconnettersi con la loro cultura d’origine, con le loro radici.

 

G: Grazie Margherita Vignali per averci raccontato della sua storia, della sua attività e in bocca al lupo!

 

M: Grazie a voi, viva il lupo! Buona giornata!

 

G: Arrivederci!

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